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di Francesca Arca

Giunge alla tredicesima edizione il Premio Rosilde Bertolotti, il concorso di poesia e prosa in lingua sarda che promuove la bellezza e la forza della parola scritta negli idiomi che caratterizzano la cultura e l’identità delle diverse parti della Sardegna e organizzato dalla sezione di Sassari della FIDAPA.

pubblico

Il 29 maggio nella sede della Fondazione di Sardegna di Sassari, alla presenza di numerose personalità del mondo delle associazioni, della scuola, del teatro, della cultura, di poeti, scrittori, genitori dei ragazzi che hanno onorato il premio con il loro partecipato coinvolgimento, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso.

Tante sono state le opere presentate e tutte di spessore notevole, con versi tanto validi, da poter essere inseriti ai primi posti della classifica per la loro ricchezza letteraria permeata dalla profondità di contenuti. Molte nella parlata “sassarese” e molte in quella “logudorese”, “nuorese” “coghinese”, “castellanese” ”gallurese”.

Grande l’impegno della Presidente della Sezione FIDAPA BPW di Sassari Maria Tina Maresu insieme alla Giuria presieduta da Grazia Elisabetta Coradduzza e composta da Auretta Carta Saba, Serena Cansella Viale, Adele Loriga, Vannina Obino, Adriana Pinna, Gavinuccia Solinas Sabina Useli che, con grande passione per la cultura, sono giunte a decretare i vincitori.

In un clima di grande compenetrazione ricordiamo l’intervento della Presidente di Giuria Grazia Elisabetta Coradduzza in ricordo di Rosilde Bertolotti, alla cui memoria il premio è stato dedicato, che nel corso della propria vita ha saputo diventare esempio di cultura e condivisione per le generazioni future; l’intervento della Presidente della FIDAPA – Sezione di Sassari Maria Tina Maresu che ha confermato lo sforzo fatto dalla Associazione per promuovere il ruolo della Donna in un clima di apertura e inclusione, nel quale la cultura sia sempre il collante per evolvere umanamente e professionalmente; l’intervento del Sindaco di Santa Teresa di Gallura Piero Bardanzellu, vincitore del Primo Premio nella sezione Prosa, che ha ricordato l’importanza della valorizzazione delle diversità linguistiche della nostra isola. 

Nel corso dell’evento è stato anche premiato con commozione Salvatore Luiu, profondo conoscitore della cultura, della tradizione e della lingua del nostro territorio. Le opere premiate sono state lette dagli autori stessi e inframezzate dalle splendide esecuzioni dal vivo del Danyart Chamber Jazz Trio: Daniele Ricciu, sax tenore, Simone Sassu, pianoforte e Daniele Pistis, contrabbasso. I tre impeccabili musicisti hanno regalato alla platea i suoni raffinati di “Tores” (Ricciu), “A night in Tunisia” (Gillespie), “Nevroticitá Allegra” (Ricciu), “Valentina” (Ricciu), “Some Other Blues” (Coltrane) e “Autumn Leaves” (Kosma).

Poesia:

1° premioUe si cuat su lugore” di Rachel Falchi

  • Motivazione: In questa poesia essenza e sostanza diventano grano e pensiero, luce e notte, lusingate da fili d’oro. Le parole esprimono il dire da cui scaturiscono versi lacerati e sofferti che, nonostante l’albero d’ulivo spezzato e il cammino con piedi d’esilio, riconducono a parole balsamiche riflesse nella commozione dei sentimenti. Poesia dallo stile sobrio, con ritmi precisi ed eleganti che vanno ad arricchire il selciato bagnato dai versi dell’anima. Le parole, quasi trasognati dalla coinvolgente capacità immaginativa, diventano così conquista verso la radice preziosa dell’energia espressiva dell’autrice.

2° premio ex aequo a: ”Cheria” di Elettra Vidili e “Sintori di branu” di Giuseppe Tirotto 

3°premio ex aequo a “Una Bedda Visuari” di Domenico Mela, “Una bara bianca”di Pietro Delogu e “Inviccià” di Maria Antonietta Sechi.

Menzioni d’Onore a ”Imbrinucau “di Angelo Maria Mingioni, “ In d’un suffurriu” di Angela Costanzo , “Manzaniri” di Maria Agnese Casu, “S’era turraddu a nascì” di Antonello Bazzu.

Segnalazioni a “Chelu isteddadu” di Lorenzo Brandinu e “Isula divina” di Mario Sebastiano Fiori.

Prosa:

1°premioIllu riu di la ‘ita“di Piero Bardanzellu

  • Motivazione: Prosa delicata, pensata e scritta in una narrazione scorrevole nella quale emerge una sensibilità poetica con l’attitudine all’intimismo. Lo scrivere di sé, di un momento difficile della vita, rivela sia la sofferenza dell’esistere, sia la piacevolezza di riamare la vita nella sua totalità, totalità nelle piccole cose che fanno apparire il cielo nuovo, ricco di rare stelle, un cielo sereno, forse mai visto. Ci sono quindi uomini pronti a costruire e a ricostruire, in una tenace e lunga abilitazione, il loro cammino in una intima auto-affermazione. La prosa è intesa come scrittura letteraria disposta ad aprire il cuore, in una validità che crea un legame tra scrittore e lettore. 

2° premioSu trigu de su monti di Gian Carlo Secci

3° premio ”Dugna tempu veni e passa” di Giovanni Piredda

Menzione d’Onore a “Su donudi Mario Sebastiano Fiori

Segnalazione a “Littera de unu babbu minadore” di Franco Secchi

Sono inoltre state premiate le bellissime opere dei ragazzi delle scuole di Florinas: 1°premioSos Ammentos di Zineb Ibnorida, 2° premio” Su mudore de su coro”di Erica Carboni, 3° premio ”Libertade” di Zined Kharbouch.

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